Marte Terremoto: lo ha rilevato InSight, ma sono in corso verifiche

marte terremoto

InSight è la sonda della Nasa che si trova su Marte da circa sei mesi, e pare che ieri abbia rilevato il primo terremoto marziano mai registrato nella storia dell’esplorazione del pianeta rosso. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.



Marte Terremoto: tutto ciò che c’è da sapere

La scossa rilevata dal lander della NASA è stata troppo debole per fornire informazioni utili riguardo la composizione rocciosa del Pianeta, tuttavia ha consentito agli studiosi di capire il funzionamento di InSight per quanto concerne la rilevazione di scosse sismiche su Marte.

In particolare, i ricercatori stanno analizzando il tutto per escludere in primis che si sia trattato di un “allarme” causato dal vento o da qualche movimento inatteso della sonda stessa (che, ricordiamo, è ferma fissa su Marte e non si muove come un rover). Quindi InSight continuerà a rimanere immobile e ascolterà tutti i possibili terremoti marziani.

Ciò è reso possibile grazie all’altissima tecnologia di cui è dotato il lander, che è anche fornito di un sismometro molto sensibile posizionato all’interno di un contenitore sottovuoto realizzato per conto della NASA dalla CNES, ovvero l’agenzia spaziale francese. Grazie ad un piccolo braccio robotico e ad una carrucola, la sonda ha posto il sismometro sul suolo di Marte lo scorso 19 dicembre. Nell’immagine seguente lo si può vedere bene nel suo involucro protettivo sul suolo di Marte:

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Marte Terremoto: falso allarme o rilevazione corretta?

Il 6 aprile scorso i membri della NASA hanno ricevuto i primi dati di una rilevazione di una lieve scossa sismica, cosa che poi si è ripetuta altre tre volte (l’ultima volta ieri) con movimenti più lievi e poco utili per studiare le caratteristiche sismiche di Marte.

Al momento la cautela è necessaria, ma in fondo i ricercatori sono sempre più convinti che queste siano tutte scosse sismiche e che il sismometro stia facendo bene il suo lavoro. Nelle prossime settimane se ne saprà di più, visto che verranno inviati altri dati sulla Terra da analizzare. In questo modo capiremo qualcosa riguardo a quello che risulta essere il Pianeta più simile al nostro all’interno del sistema solare.