Regolamento Europeo SAPR : ci siamo quasi

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REGOLAMENTO EUROPEO SAPR: IL FUTURO E’ PROSSIMO

Nella splendida cornice del Toolbox Coworking si è svolto il convegno, tenuto da Sapritalia, sul futuro della regolamentazione europea in ambito SAPR.
Olivier Fontaine e Fabio Formica ci hanno illustrato, in una serie di slide, il percorso iniziato qualche anno fa e che porterà ad una vera rivoluzione nel campo dei droni.

GLI ATTORI PRINCIPALI 

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L’EASA (European Aviation Safety Agency) avrà un ruolo determinante coordinandosi con la Commissione ed il Parlamento Europeo per definire delle linee guida che i paesi membri dovranno poi seguire.

In queste discussioni potranno intervenire gli uomini di JARUS (Authorities for Rulemaking on Unmanned Systems), un associazione formata da personaggi che obbligatoriamente devono essere titolati a prendere decisioni in ambito nazionale (per l’Italia uomini dell’Enac per intenderci), e quelli di SESAR (Single European Sky ATM Research), un programma volto a revisionare completamente lo spazio aereo europeo e il suo sistema di gestione del traffico aereo.

IL REGOLAMENTO 1.0

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Chiamarlo regolamento è una esagerazione ma il “prototipo” che ha presentato EASA è un passo in avanti importante.

CHI LAVORERÀ AL TESTO?

Delle Task Force composte da max 15 persone scelte tra vari esperti in ambito SAPR, aeromodellisti e personaggi dell’aviazione (ad oggi sono attive due unità di lavoro che si stanno concentrando su Geofencing e Pericoli derivanti dallo Scontro tra Veivoli aerei).

QUANDO SI SVOLGERANNO GLI INCONTRI?

Sono state fissate delle date per riuscire a definire i punti essenziali della normativa.
Nella slide sottostante si possono verificare gli appuntamenti previsti.

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OPEN E SPECIFIC

Il nuovo regolamento europeo SAPR porterà una divisione tra la categoria OPEN (formazione non necessaria o più contenuta) e SPECIFIC (formazione necessaria e definita).

Attraverso il SORA (Specific operation risk assessment) verranno fissate le procedure per operare e saranno creati degli scenari standard (basso rischio – dichiarazione operatore / alto rischio – autorizzazione ente nazionale).
Le procedure per la definizione delle operazioni saranno sperimentate tra più nazioni e poi discusse negli incontri previsti fatto salvo la possibilità di aprire a nuove procedure.

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Sarà inoltre introdotta la figura LUC (light unmanned operator certificate) che potrà acquisire privilegi collegati agli scenari standard se dimostrerà di gestire le operazioni in sicurezza e secondo alcuni parametri ben definiti.

Nella categoria OPEN saranno inglobati tutti i droni il quale pesa varierà da 0 a 250 grammi.
La responsabilità passerà alla polizia locale, vi sarà l’obbligo di identificazione elettronica e Geo-fencing, dovranno essere installati strumenti per il controllo della distanza (come i sensori anti-collisione) della posizione e dell’altezza (VLOS-150 metri).

Si dovranno rispettare delle regole minime e verranno introdotte classi e zone specifiche (potete verificarle nelle slide).

MARCHIO CE SU TUTTI I DRONI

Secondo una statistica, il 92% dei droni che volano nei cieli europei non sono conformi alle norme dell’UE.
Per far fronte a un invasione che non avrà fine (anzi aumenterà vertiginosamente) il Parlamento Europeo ha chiesto che tutti i modelli che verranno introdotti nei confini siano certificati da un marchio che ne garantisca la qualità e la sicurezza.

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FORMAZIONE SI O FORMAZIONE NO?

Il dibattito più acceso in campo internazionale è legato al ruolo della formazione.
Tra chi crede che si debba investire solo sulla tecnologia e chi si imputa su una formazione estrema e regole troppe rigide sembra esserci una montagna invalicabile.
Non preoccupatevi di questo perché il bisogno di operatori formati e di un mercato attivo porterà necessariamente ad uno sblocco della attuale situazione.

SAPRITALIA, in rappresentanza anche di FIAPR, interverrà nel dibattito di Dicembre per valorizzare il ruolo della formazione e della competenza, in una nazione dove gli interessi politici sembrano prevalere sull’esigenza di cambiamento.

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CONCLUSIONI

La strada è ancora lunga ma, questa volta, la luce in fondo al tunnel si incomincia ad intravedere.
Gli esperti del settore indicano in meno di 2 anni l’introduzione di una normativa a livello europeo anche se i dubbi e le perplessità rimangono grandi (in primis la questione aeromodellisti).
Non ci resta che aspettare le discussioni che avverranno nei prossimi mesi e sperare in un settore che sebbene regolamentato sia anche flessibile.

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Si ringrazia Sapritalia per le slide e si ricorda che è partita la campagna di iscrizione all’associazione, senza scopo di lucro, che da poco ha stretto una solida partnership con la North West Service (leggi l’articolo).






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