Regolamento SAPR: Differenza tra Operazioni Critiche e Operazioni Non Critiche

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DIFFERENZA TRA OPERAZIONI CRITICHE E OPERAZIONI NON CRITICHE


Grazie alla collaborazione con l’Avv. Danilo De Nigris inauguriamo un nuova rubrica dedicata al Regolamento Enac.
Le domande inviate per mail (infodronesit@gmail.com) o sul nostro gruppo ufficiale Facebook saranno oggetto di studio e poi gli verrà dedicato un articolo.
La domanda che ci è stata posta oggi è la seguente: Qual’è la differenza tra Operazioni Critiche e Operazioni Non Critiche?

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LA RISPOSTA DELL’AVVOCATO


Come abbiamo più volte chiarito, con gli Apr/Sapr possono svolgersi operazioni specializzate (professionali) e/o di attività scientifica, di sperimentazione e ricerca.
Le operazioni specializzate possono suddividersi in operazioni critiche e non critiche.

L’art. 9 del Regolamento Enac chiarisce quelle che sono da considerarsi operazioni non critiche affermando che: “Per operazioni specializzate “non critiche” si intendono quelle operazioni condotte in VLOS che non prevedono il sorvolo, anche in caso di avarie e malfunzionamenti, di:
aree congestionate, assembramenti di persone, agglomerati urbani;
infrastrutture sensibili.

2. Prima di iniziare operazioni “non critiche”, l’operatore deve presentare all’ENAC la dichiarazione che attesti la rispondenza alle applicabili sezioni del presente Regolamento e indichi le condizioni e i limiti applicabili alle operazioni di volo previste, inclusa, eventualmente, la necessità di operare in spazi aerei segregati. La dichiarazione è resa dall’operatore utilizzando esclusivamente l’accesso al sito web dell’Ente (www.enac.gov.it), fornendo le informazioni e dati previsti nella procedura, inclusi i dati della targhetta identificativa del SAPR.

3. L’operatore è responsabile di valutare il rischio associato alle operazioni ed il permanere delle condizioni che fanno ritenere non critiche le operazioni.

4. L’operatore deve possedere e mantenere aggiornata la documentazione prevista all’art.11, comma 8, come applicabile“ .

L’art. 10 del Regolamento Enac, chiarisce, invece, quelle che devono considerarsi operazioni specializzate critiche:

“1. Per operazioni specializzate critiche si intendono quelle operazioni che non rispettano, anche solo parzialmente, quanto al precedente art. 9, comma 1.

2. Prima di iniziare operazioni critiche l’operatore deve richiedere e ottenere l’autorizzazione dell’ENAC.

3. Le operazioni specializzate critiche possono essere condotte ove sia assicurato un livello di sicurezza coerente con l’esposizione al rischio, con riferimento alle operazioni dell’aviazione generale. Il livello di sicurezza di tali operazioni è determinato dall’insieme dei contributi forniti dal SAPR, dal pilota, dalle procedure operative e di gestione delle attività di volo, dalle condizioni ambientali e dagli altri elementi essenziali per determinare un impiego sicuro di tali mezzi, inclusa la corretta attuazione del programma di manutenzione. Il sistema nel suo complesso deve pertanto assicurare un livello di affidabilità minimo compatibile con il quadro sopra delineato e adeguato al conseguimento di appropriati livelli di sicurezza in relazione alla tipologia di operazioni.

4. Per l’effettuazione di operazioni critiche il SAPR deve essere dotato di un mezzo di terminazione del volo (vedremo in successivi articoli che sono stati introdotti degli scenari dove non è necessario) la cui funzionalità sia indipendente dal sistema primario di comando e controllo del mezzo. La quota minima di volo da tenere deve essere determinata per ogni sistema di terminazione del volo in modo tale da garantirne l’efficacia.

5. Per le operazioni specializzate critiche che si svolgono in condizioni VLOS in aree urbane in scenari che non prevedono il sorvolo di persone nell’area delle operazioni e nel buffer, a meno che tali persone non siano indispensabili alle operazioni ed addestrate allo scopo, un adeguato livello di sicurezza può essere dimostrato tramite l’utilizzo di due sistemi indipendenti e dissimilari, di comando e controllo e di terminazione del volo. Il sistema di terminazione del volo deve consentire, quando attivato, la terminazione del volo all’interno dell’area di buffer.

6. A meno di quanto previsto al successivo comma 7, è consentito il sorvolo delle aree urbane in condizioni VLOS ai SAPR che dimostrino un accettabile livello di sicurezza. La conformità a tale requisito è ritenuta soddisfatta ove il SAPR sia dotato di:
a) un sistema primario di comando e controllo il cui software sia conforme agli standard aeronautici di cui alla specifica EUROCAE ED-12 almeno al livello di affidabilità progettuale D; standard alternativi possono essere accettati dall’ENAC ove soddisfino gli stessi obiettivi di affidabilità,
b) sistemi idonei a mantenere il controllo delle operazioni in caso di perdita del data link o a mitigarne gli effetti, e
c) un sistema di terminazione del volo il cui comando sia indipendente e dissimilare dal sistema di comando e controllo e che, ove attivato, consenta una moderata esposizione a potenziali danni da impatto.

7. Il sorvolo di assembramenti di persone, per cortei, manifestazioni sportive o inerenti forme di spettacolo o comunque di aree dove si verifichino concentrazioni inusuali di persone è in ogni caso proibito.

8. Ferma restando l’esclusione dal presente Regolamento della disciplina relativa all’impiego di SAPR in spazi chiusi, in quanto essi non rientrano nello spazio aereo di competenza dell’ENAC, le restrizioni di cui al precedente comma 7 si applicano alle operazioni specializzate anche nel caso in cui esse siano condotte in spazi chiusi.

Da lettura delle enunciazioni di cui sopra possiamo ritenere che il distinguo tra un’operazione specilizzata critica da quella non critica, risiederebbe nell’eventualità, o meno, di poter sorvolare, anche in caso di avarie o malfunzionamenti, aree congestionate, agglomerati urbani o infrastrutture sensibili oltrechè dalla diversa procedura necessaria, propedeutica all’avvio delle operazioni: l’invio di una dichiarazione all’Enac (da parte dell’operatore) in caso di operazioni specializzate non critiche, la richiesta di un’autorizzazione (da parte dell’operatore) all’Enac per quelle critiche.

Avv. Danilo De Nigris
Studio Legale
De Cicco – Fierro- De Nigris
NAPOLI- Via De Pretis 88
BENEVENTO – Viale Principe di Napoli, 7
Tel: 0824 21544

Photo by chuttersnap on Unsplash






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