Al Parco del Valentino di Torino i droni serviranno per combattere spaccio e degrado

Al Parco del Valentino di Torino i droni sorveglieranno e garantiranno la sicurezza dell’area, al fine di contrastare spaccio e degrado. Andiamo a scoprire maggiori dettagli su questa nuova iniziativa da parte del capoluogo piemontese.

Droni al Parco del Valentino di Torino per garantire la sicurezza

Una delle aree verdi più vaste di Torino si appresta ad adottare nuove forme di tutela per garantire la sicurezza: il comune piemontese potrebbe diventare la prima città italiana ad effettuare un servizio di sorveglianza aerea, oltre alle funzioni già svolte dall’esercito. L’obiettivo è quello di dotare la Polizia Municipale di droni in grado di riprendere ciò che accade all’interno del Parco del Valentino.

Stando a quanto emerso dal progetto di sicurezza e protezione degli spazi pubblici che la città di Torino ha presentato al Turin Workshop (meeting internazionale organizzato nelle sale della Fondazione di ricerca Links nella cittadella del Politecnico), i dispositivi in questione saranno provvisti di telecamere termiche in grado di osservare anche al di sotto degli alberi e tra le foglie, così da far emergere situazioni illegali e irregolari.

Infatti la polizia locale di Torino, attraverso la sua unità di investigazioni scientifiche, da qualche mese ha creato una «drone unit», inserita all’interno di un progetto di partnership e ricerca che coinvolge Enac, Politecnico, e Tim per lo sviluppo della tecnologia 5G di telefonia mobile. Il progetto si chiama Turincod: Turin City Operation by Drones. «Nei prossimi mesi

– spiega l’assessore all’Innovazione Marco Pironti – passeremo alla fase di sperimentazione, spiegando innanzitutto ai cittadini le potenzialità di questo servizio di vigilanza. Devono comprendere che quelle macchine non sono solo degli oggetti che ti volano sulla testa, ma sono un presidio di sicurezza. Se un cittadino va a correre al mattino al Valentino, sa che c’è qualcuno attraverso quel drone che lo protegge. Un servizio del genere è già attivo ed è efficace a Tel Aviv, 24 ore su 24».

L’obiettivo di queste nuove misure è ovviamente quello di sconfiggere (o almeno limitare) fenomeni diffusi all’interno del Parco, come ad esempio lo spaccio e il degrado. Proprio questi sono stati tra i principali fattori che hanno portato alla chiusura di diversi locali: ogni giorno il Valentino deve fare i conti con traffico di droga, prostituzione e aggressioni.

Questi fenomeni avvengono anche in pieno giorno

Il Parco del Valentino è una vasta area verde che si trova proprio in prossimità del centro di Torino, e viene ogni giorno frequentata da moltissimi cittadini. Tuttavia, i problemi suddetti non avvengono solo di notte: si manifestano anche in pieno giorno, quando i torinesi portano a passeggio il proprio cagnolino e si dedicano all’attività fisica all’aperto.

Come accennavamo sopra, per gestire questo tipo di sorveglianza è stata costituita in seno alla polizia locale “la drone unit” con a capo un “operatore Enac”, funzionario della polizia municipale. Durante la sperimentazione bisognerà stabilire le rotte che i droni dovranno percorrere

, in modo tale da assicurare l’incolumità di chi sta a terra. Il pilota controllerà da una sala operativa le funzionalità della macchina.

La drone unit è composta da cinque piloti. Dispone già di tre droni operativi, e presto alla flotta si aggiungeranno altre quattro macchine. Staremo a vedere se i primi test effettuati si concretizzeranno in un utilizzo più massiccio dei quadricotteri, e soprattutto – nel caso – se saranno davvero utili a migliorare la situazione.