Futuro della robotica: l’ingegneria biomedica giocherà un ruolo cruciale

futuro della robotica- ingegneria biomedica

IL FUTURO DELLA ROBOTICA PASSA PER L’INGEGNERIA BIOMEDICA

Quello della robotica è uno dei settori in più forte sviluppo e a supportare la sua crescita contribuisce anche l’ingegneria biomedica, ambito in cui le innovative applicazioni della robotica trovano ampio spazio.
Il settore della robotica è invece molto vasto e sono decenni ormai che è attivo in Italia e nel mondo. Nonostante l’esperienza che si inizia ad avere, il settore resta uno dei più innovativi, in cui si è sempre alla ricerca di soluzioni migliori, per le quali bisogna apprendere nuove conoscenze ed essere pronti a mettere in gioco i
paradigmi classici.
Scopriamo insieme perchè biomedica e robotica si incontreranno sulla propria strada.

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ROBOTICA E SVILUPPI FUTURI

Nel futuro della robotica sentiremo parlare sicuramente della cosiddetta soft robotics. Si tratta del ramo della robotica impegnato nella ricerca e nello sviluppo di protesi non rigide, destinate non solo a rivoluzionare il settore delle protesi, ma anche a migliorare la qualità della vita di coloro che queste protesi dovranno usarle.

A differenza delle classiche protesi rigide, la soft robotics propone delle protesi che si adattano all’ambiente, in grado di soddisfare le esigenze di chi le indossa e di consentire loro di svolgere le attività
quotidiane, incontrando meno difficoltà di quanto avviene con le protesi attuali.
La realizzazione delle protesi non rigide, che a parere di molti costituiranno una delle principali conquiste nel futuro della robotica, richiede delle competenze specifiche e multisettoriali. Le discipline che devono interagire per giungere all’obiettivo unico finale di protesi migliori sono le neuroscienze, la bionica e l’ingegneria biomedica.

IL RUOLO DELL’INGEGNERE BIOMEDICO

Il ruolo dell’ingegnere biomedico è di primaria importanza per lo sviluppo di questo settore e per l’evoluzione dell’ambito sanitario. Senza l’apporto dato dalle competenze e dalle conoscenze biomediche che solo questa figura professionale ha, la realizzazione di protesi innovative non rigide non sarebbe possibile.
Per diventare ingegnere biomedico bisogna frequentare e portare a termine lo specifico percorso di
laurea
. Diversi atenei propongono questo corso, ma negli ultimi anni si sta affermando l’offerta formativa messa a disposizione da UniCusano.

L’UNIVERSITA’ TELEMATICA UNICUSANO

UniCusano è un’università telematica, che vanta diversi corsi di laurea accessibili online. Nell’offerta formativa si ritrova anche la laurea online in ingegneria biomedica, che consente a chi lo desidera di diventare un esperto di questo settore e di ottenere una laurea valida, comparabile in tutto e per tutto ad una certificazione ottenuta in un ateneo tradizionale.

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Gli studenti dell’ateneo online avranno accesso in qualunque momento della giornata al materiale di studio, che sarà caricato sulla piattaforma online dedicata. Non vi è un calendario delle lezioni da seguire obbligatoriamente, ma ciascuno studente potrà organizzare come meglio crede le sue giornate ed il suo
studio.
Per conseguire il titolo di studio, però, ciascuno studente dovrà sostenere degli esami finali, per dimostrare di aver effettivamente compreso quanto studiato e di aver appreso tutte le competenze che si richiede abbia per poter dare il suo apporto al futuro della robotica.

IL FUTURO DOPO LA LAUREA

La laurea in ingegneria biomedica online ha una durata di tre anni ed è nello specifico un corso di laurea in ingegneria industriale con curriculum biomedico, rivolto cioè al settore biomedico dell’ingegneria, dal momento che il laureato dovrà spendere le sue competenze in questo ambito.

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