Incredibile quanto avvenuto in Georgia, dove un uomo è stato condannato a quattro anni di carcere per aver tentato di utilizzare un drone per il trasporto di marijuana in una prigione dello Stato sul Mar Nero.
Droga consegnata con il drone: operazione finita male
Tra i vari utilizzi (virtuosi o meno) dei droni, lo spaccio non lo avevamo ancora sentito. Invece, è proprio quanto accaduto in Georgia, dove un 35enne è stato condannato a 4 anni di carcere per aver tentato di consegnare della droga all’interno di una prigione dello Stato. Le dinamiche di come è avvenuto il fatto fanno certamente sorridere.
Infatti, come riporta quadricottero news, l’uomo è stato sorpreso all’interno di un’auto ferma nei pressi del carcere con tutto il materiale necessario per effettuare l’operazione: nastro adesivo, 300 grammi di marijuana, iPad, 5 smartphone e un drone DJI Phantom 4.
All’interno dei dispositivi sono stati trovati alcuni filmati che testimoniavano una precedente attività di addestramento al volo, propedeutica ad effettuare la missione di spaccio. In realtà il drone non è riuscito a prendere il volo, perchè l’uomo è stato fermato prima e dichiarato colpevole. Ha anche ammesso di non aver appositamente registrato il drone alla FAA come invece prevede il regolamento USA sui droni più pesanti di 250 grammi.
Dopo la Piantagione di MariJuana scoperta grazie ad un drone un altra notizia “particolare”.