Droni volano in Antartide per censire i pinguini di Adelia: i video sono mozzafiato

In Antartide ecco il progetto PenguinERA: oggetto dello studio ecologia, riproduzione e adattamento dei pinguini di Adelia. Il tutto con l’aiuto dei droni ENEA, che permettono di censire il numero degli animali nelle colonie.

Droni in Antartide per studiare i pinguini: ecco i video

I due droni ENEA hanno sorvolato le colonie: in questo modo i ricercatori del progetto PenguinERA hanno potuto stimare il numero di pulcini di pinguino di Adelia. Obiettivo del progetto è quello di studiare l’ecologia, la riproduzione e l’adattamento di questa peculiare specie di pinguino, che viene definita anche “sentinella”.

Vengono chiamati così perchè sono particolarmente sensibili alle variazioni climatiche del loro habitat: per questo motivo rappresentano un vero e proprio bioindicatore dello stato di salute dell’Antartide. Questa zona del Pianeta sta subendo in maniera sempre più evidente la crescente pressione antropica e gli effetti del cambiamento climatico. Le tre colonie di pinguini analizzate provengono da Adélie Cove, Edmonson Point e l’isola Inexpressibile (Baia Terra Nova)

Silvia Olmastroni, ricercatrice del Musei Nazionale dell’Antartide presso l’Università degli Studi di Siena e responsabile del progetto, ha dichiarato: Il drone ha effettuato un primo volo su alcune parti delle due colonie al fine di effettuare riprese fotografiche preliminari per eseguire conteggi totali in futuro, da mettere poi in relazione ai conteggi visivi fatti da terra. Questi dati serviranno per stimare il successo riproduttivo annuale dei gruppi di studio”.

“Adélie Cove è una colonia di circa 13-15mila nidi, mentre quella di Edmonson Point ne conta circa 2.800; qui l’attività del drone ha ripreso i pulcini arrivando nell’area più numerosa e dove è più difficile il conteggio dei nidi che sono circa 1.900”, ha concluso.

I due dispositivi sono partiti dalla base italiana “Mario Zucchelli”: qui operano i ricercatori di PenguinERA. La campagna è finanziata dal MIUR e attuata dall’ENEA per la parte logistica e dal CNR per il coordinamento scientifico.