Hayabusa 2 nello Spazio per catturare le polveri dell’asteroide Ryugu

hayabusa 2

La sonda giapponese Hayabusa 2 ha “bombardato” l’asteroide Ryugu per catturare le sue polveri al fine di studiarle. Ha così portato alla luce i materiali più puri del sasso cosmico. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.



Hayabusa 2: ecco come ha bombardato Ryugu

E’ successo la notte scorsa: Hayabusa 2 ha sganciato sull’asteroide una bomba di 9,5 kg in modo tale da catturarne le polveri e portarle sulla Terra. Proprio poco fa è arrivata la prima immagine del bombardamento, inviata dalla fotocamera DCAM3 e pubblicata su Twitter dall’Agenzia Spaziale Giapponese Jaxa. Ecco la foto:

hayabusa 2

Insieme all’immagine la Jaxa ha scritto: “Questo è il primo esperimento al mondo di collisione con un asteroide! In futuro, esamineremo il cratere che si è formato e il modo in cui i detriti si sono diffusi nello spazio“. Nessuno aveva mai bombardato un asteroide: quindi si tratta di un vero e proprio primato.

Hayabusa 2 ha registrato l’esplosione tramite un piccolo robot con telecamera. Per non rischiare di essere colpita dai detriti della detonazione, poco prima dell’impatto si è spostata dall’altro lato dell’asteroide. La sonda ha poi raccolto le polveri, ma il suo obiettivo è quello di aprire un cratere dove rinvenire i materiali più puri del sasso cosmico, ovvero quelli non esposti alle radiazioni solari, raggi cosmici e sbalzi estremi di temperatura.

Hayabusa 2 tornerà sulla Terra nel 2020

In queste settimane la sonda preleverà un campione di detriti dal cratere con un braccio robotico e porterà poi tutto sulla Terra entro il 2020, così che gli scienziati possano esaminarlo nei laboratori. Ma perchè Ryugu è così interessante da studiare? Il motivo sta nelle sue origini: si pensa infatti che al suo interno ci siano materiali organici risalenti alla nascita del sistema solare, ovvero circa 4,6 miliardi di anni fa.

In questa missione c’è anche un po’ di Italia, dal momento che a guidare la sonda c’è una bussola stellare, lo Star Tracker, prodotto da Leonardo a Campi Bisenzio, vicino a Firenze.