Il tennis, con la sua combinazione di tecnica, strategia e rapidità, ha da sempre ispirato il mondo dei videogiochi. Fin dagli anni ’80, numerosi titoli hanno cercato di ricreare sullo schermo l’intensità e il fascino di una partita tra fuoriclasse, analogamente a quanto accade per tanti altri sport come basket e calcio ad esempio. Alcuni di questi giochi sono diventati vere e proprie icone, evolvendosi insieme alla tecnologia e mantenendo viva la passione per questo sport anche nel mondo digitale. Quel che è certo è che, nel corso dei decenni, i videogiochi di tennis si sono adattati alle innovazioni tecnologiche, spostandosi dal pixel art all’alta definizione, dalla semplicità arcade alla simulazione più realistica. La costante è rimasta l’attrazione per questo sport elegante ma competitivo, capace di intrattenere in ogni sua forma. Dalle esperienze arcade alle simulazioni dettagliate, i titoli citati di seguito rappresentano i momenti più significativi nella storia videoludica del tennis.
Indice dei Contenuti
Tennis – Nintendo, 1984
Uno dei primi titoli storici del genere, sviluppato per il NES da Nintendo. Nonostante la grafica minimale, offriva un gameplay fluido e intuitivo, anche se distante anni luce dalla fluidità disponibile oggi. Rappresenta un esempio emblematico della capacità dei videogame di semplificare ma al contempo rendere accessibile lo spirito competitivo del tennis.
Wimbledon – Commodore 64, 1986
Uno dei primi giochi a evocare il celebre torneo britannico. Wimbledon ’64, sviluppato per Commodore 64, è considerato un cult tra gli appassionati di retrogaming, che oggi sta attraversando un vero e proprio boom. La sua atmosfera retrò, unita al tentativo di rappresentare un evento reale, lo rende un titolo emblematico degli anni ’80. Si tratta di un titolo che si rifà direttamente allo Slam sull’erba, in programma in estate in Inghilterra. Rappresenta un appuntamento molto amato ed apprezzato dagli appassionati ma anche tenuto in considerazione dai media e dal mondo dei pronostici e ovviamente dagli atleti: le scommesse sui vincitori di Wimbledon vedono puntualmente protagonisti tutti i grandi attori del tennis internazionale.
Super Tennis – SNES, 1991
Un classico della console Super Nintendo. Questo gioco si distingue per la sua giocabilità e per la presenza di tornei e superfici differenti. Pur senza licenze ufficiali, riusciva a trasmettere una notevole varietà di stili di gioco.
Virtual Tennis – SEGA, 1999
Tra i più iconici giochi arcade di tennis, Virtual Tennis si impose a fine anni ’90 con una grafica 3D realistica e un gameplay semplice ma efficace. Rilasciato inizialmente su cabinati arcade e successivamente su Dreamcast, il gioco introdusse anche la modalità carriera, anche se in maniera ancora rudimentale, ampliando però l’esperienza del giocatore.
Top Spin – Xbox, 2003
Con Top Spin, si inaugura una nuova era di simulazione tennistica. Il gioco si caratterizzava per il realismo nei movimenti e per la possibilità di affrontare una carriera professionale. Includeva tennisti famosi e vari tornei, conquistando critica e pubblico. Il videogame è ritornato in auge lo scorso anno nella sua versione restaurata e aggiornata al 2024: un’assenza che è durata più di un decennio ma che conferma l’alto realismo che aveva connotato il titolo fin dall’esordio sul mercato.
Grand Slam Tennis – EA Sports, 2009
Sviluppato per Nintendo Wii e poi per altre piattaforme, questo titolo includeva la licenza ufficiale dei quattro tornei che formano il Grande Slam: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open.
Tennis World Tour – 2018
Si è trattato di un tentativo di riportare il tennis simulativo su console e PC, ma non ha avuto un grande successo di pubblico. Non sono mancate le critiche iniziali per alcuni problemi tecnici, ma va ribadito che il gioco includeva diversi tennisti reali, superfici ufficiali e una modalità carriera dettagliata, aspetti che non sempre si potevano riscontrare in altri titoli.
AO Tennis 2 – 2020
Concentrandosi sull’Australian Open, AO Tennis 2 ha offerto un’alternativa concreta ai franchise più noti, con un buon livello di personalizzazione, editor avanzati e un sistema di gameplay affinato rispetto al primo capitolo, ma con poche innovazioni.