L’hardware TPM 2.0 è una tecnologia di controllo realizzata per assicurare sicurezza crittografica e integrità del sistema di Windows 11. Tutti i computer con questo sistema operativo devono integrarlo.
In questa guida vediamo nel dettaglio cos’è Tpm 2.0, come funziona e qual è la procedura per abilitarlo. In questo modo avrai un quadro chiaro su tutto ciò che bisogna sapere. Partiamo!
Cos’è TPM 2.0
La prima domanda che ci si pone è che cos’è TPM 2.0. E’ l’acronimo di Trusted Platform Mobile, un chip presente sulla scheda madre del PC o integrato nella CPU ( leggi la nostra guida sui Migliori Notebook). Questo hardware ha il compito di assicurare la sicurezza del sistema ed è specializzato nello scambio di chiavi crittografiche sicure.
Dunque, funge da sistema d’allarme e di sicurezza, proteggendo le operazioni di avvio del computer e tenendo alla larga codici malevoli. E ogni qual volta si rende necessario l’utilizzo o lo scambio di chiavi crittografiche, il suo utilizzo è sempre molto importante.
Casi pratici: TPM 2.0 è utilizzato quando si accede a Windows e ci si autentica utilizzando Windows Hello, ovvero il sistema di riconoscimento biometrico di Microsoft. Oppure, risulta fondamentale quando si utilizza una VPN oppure un PC di una rete aziendale in cui la verifica delle credenziali è fondamentale. Inoltre, questa tecnologia è utile per mandare o ricevere email sicure criptate e per la cifratura di contenuti su disco fisso.
Non tutti i PC hanno il TPM 2.0. In caso di assenza, sarà necessario acquistare un modello compatibile con la scheda madre in cui dovrà essere installato. E’ un’operazione delicata, che è meglio far effettuare a persone esperte. In generale, tutti i processori Intel a partire dalla serie Skylake hanno il supporto a TPM 2.0. Per quanto riguarda AMD, ogni processore successivo al Ryzen 2500 supporta il TPM 2.0.
Bisogna specificarlo: il TMP 2.0 è obbligatorio quando si installa Windows 11. Ciò perchè la sicurezza del sistema è un fattore ovviamente primario. Grazie ad esso, le aziende produttrici di hardware non dovranno più scegliere se e come implementare le funzionalità di sicurezza avanzate, dal momento che tutto è già racchiuso e supportato con il TPM 2.0.
Ed è richiesto l’utilizzo specifico del TPM 2.0, non della versione 1.2. Le motivazioni di questa scelta le fornisce la stessa MIcrosoft sul sito ufficiale.
Come abilitare TPM 2.0
Adesso vediamo nel concreto come abilitare TPM 2.0. Una volta verificata la sua presenza sul tuo PC e appurato che è disabilitato, attivarlo è assolutamente necessario, perchè altrimenti sarà impossibile effettuare l’aggiornamento a Windows 11. Per abilitarlo basta entrare in UEFI e attivare l’opzione fTPM, TPM o PTT (termini che differiscono a seconda del produttore di hardware della scheda madre del computer).
UEFI è un’interfaccia grafica in cui ci sono le funzionalità firmware della scheda madre/processore. E’ l’evoluzione del BIOS, anche se spesso i due termini vengono accomunati e confusi. Da UEFI è possibile abilitare o disabilitare il funzionamento del TPM 2.0. Per accedere a UEFI direttamente da Windows bisogna seguire alcuni passaggi. In particolare, bisogna:
- cliccare sul menu “Start” e scegliere “Impostazioni”
- selezionare “Aggiornamento e sicurezza”
- cliccare su “Ripristino” (menu a sinistra)
- cliccare su “Avvio avanzato” e poi su “Riavvia ora”
- scegliere “Risoluzione dei problemi” e poi “Opzioni avanzate”
- selezionare “Impostazioni firmware UEFI” e cliccare su “Riavvia”
A questo punto, una volta entrati nel firmware UEFI, bisognerà trovare l’opzione relativa all’attivazione del TPM 2.0. Ricordati che ciascun produttore chiama in modo diverso questa opzione (fTPM, TPM o Trusted Platform Mobile) e soprattutto che la colloca in maniera diversa. Perciò bisogna prestare particolare attenzione a questi dettagli.
Detto questo, ora avrai una panoramica completa ed esaustiva su cos’è e come abilitare il TPM 2.0. A noi non resta che darti appuntamento alla prossima, nella speranza che la nostra guida ti sia stata di aiuto. Ecco una guida che potrebbe fare al caso tuo: eSim. Cosa sono e dove acquistarle