Droni Militari. Storia e Curiosità sui Velivoli senza Pilota

droni militari italiani

I droni militari sono velivoli teleguidati utilizzati per operazioni di ricognizione, sorveglianza e intelligence e, nei modelli armati, anche per missioni di attacco. Sono comandati via satellite da ufficiali, seduti in cabine di pilotaggio distanti anche migliaia di chilometri, che utilizzano joystick e tasti per manovrare il drone e le sue videocamere.

Sono nati parecchi anni fa e hanno da sempre affascinato l’uomo comune, tanto da essere scambiati diverse volte con delle navicelle aliene. Scopriamo insieme nel nostro articolo tutto quello che c’è da sapere su questi modelli, quando sono nati, come sono costruiti e cosa possono fare. Partiamo!

Droni Militari Italiani

Come spesso accaduto anche in passato nell’industria bellica, sono gli Stati Uniti a ricoprire il ruolo principale quando si parla di droni militari, con oltre settemila velivoli a disposizione dell’Us Air Force. Fra questi riconosciamo i più noti ed utilizzati, i Predator A+ e Predator B (meglio noto come Reaper), prodotti dalla General Atomics e acquistati anche dall’Aeronautica militare italiana e dalla Royal Air Force britannica.

Il Predator A+ è lungo 8 metri, può volare a circa 7600 metri di altezza ad una velocità di oltre 200 km/h e viene utilizzato per missioni di ricognizione e per attività di controllo del territorio. La sua versione più grande e potente, il Predator B, o Reaper, è lungo ben 11 metri, può raggiungere una velocità massima di 445 km/h e un’altitudine di 15 mila metri. Svolge attività di pattugliamento e se armato può svolgere anche missioni offensive.

La nostra Aeronautica militare dispone di 12 aeromobili a pilotaggio remoto: 6 Predator A+ e 6 Predator B. Esiste anche un modello di drone militare tutto italiano, il Piaggio P.1HH Hammerhead, derivato dal turboelica Piaggio P.180 Avanti II e progettato da Piaggio Aerospace. Si tratta di un piccolo drone da ricognizione, con un’autonomia di 16 ore, che può raggiungere una velocità massima di 730 km/h.

Origine dei Droni Militari

Come abbiamo spiegato già nel nostro pezzo Perchè si chiamano Droni, i modelli senza pilota sono nati in campo militare come strumento di addestramento.

I droni militari venivano infatti usati in fase di addestramento per le esercitazioni ed erano utilizzati come bersaglio ( fisso o mobile ). La parola deriva dal termine Fuco ( maschio d’ape ) per indicare la passività dell’oggetto. In realtà il fuco non è un animale passivo ma questa è tutta un altra storia.

Negli anni questi modelli hanno subito una veloce trasformazione diventando uno degli strumenti principali durante le fasi belliche. I droni possono infatti svolgere missioni di perlustrazione, attacco e spionaggio senza “sprecare” risorse umane e sono decisamente più veloci, precisi e adatti a certi tipi di funzioni.

droni militari-2

In fase iniziale le forme di questi modelli erano diversificate e decisamente particolari. In alcuni documentari sulla armata nazista si vedono infatti quelli che sembrano essere dei droni militari a forma ovale ( che ricordano molto delle navicelle aliene ).  Anche in USA e in Russia alcuni esemplari hanno assunto delle forme decisamente strane, da quelle simili a mongolfiere fino a rappresentare dei piccoli uccelli.

Microdroni Militari

Oggi i droni militari si dividono essenzialmente in due categorie: i droni da attacco e perlustrazione ed i microdroni, utilizzati per le missioni di spionaggio. Una nuova fase sembra però avere inizio con modelli che possono cambiare forma ( chiudere o aprire le braccia e trasformarsi da droni terresti a droni volanti ) e non solo.

droni militari-microdroni

Tra i veicoli a pilotaggio remoto più particolari quelli che simulano gli insetti e gli uccelli. Avevamo parlato dei droni Ape e delle formiche robot e anche in campo militare si sono raggiunte ( forse anche prima che in campo scientifico ) delle innovazioni non da poco, alcune delle quali ancora segrete.

Droni Militari del Futuro

Come vi dicevamo pocanzi è iniziata una nuova fase dove questi modelli diventeranno sempre più adattabili a diverse situazioni e potranno mutare in corso d’opera durante le missioni assegnategli.

Nel futuro i droni potrebbero anche essere dotati di Intelligenza Artificiale e tra molti anni anche di una propria coscienza…stiamo esagerando? In ogni caso le possibilità che ci riserva il futuro sono infinite e il futuro dei droni militari rappresenterà, quasi sicuramente, anche quello dei modelli civili e della nostra società.

In questo momento diverse nazioni stanno già studiando un sistema di polizia robot, con la quale controllare il territorio e la delinquenza senza utilizzo degli uomini sul campo ed in futuro anche le guerre verranno combattute esclusivamente da mezzi senza pilota ( almeno secondo la previsione di diversi esperti ).

Droni Militari. Se ne può fare a meno?

La domanda che oggi si pongono molte persone è se si possa fare a meno dei Droni Militari anche se forse ci si dovrebbe chiedere il motivo per cui vengono usati questi mezzi.
Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti e sulla nostra Fan Page.