Tech e chimica nel quotidiano: l’esperienza dei compro oro sull’analisi del metallo prezioso

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Ricorrere alla chimica come metodo per stimare la caratura di un gioiello è il primo step che tutti i compro oro mettono in pratica. Ma, appunto, si tratta soltanto di uno dei metodi e spesso può anche trarre in inganno, o meglio, non essere un metodo sempre accurato e preciso. Grazie alla collaborazione di Orolive, principale compro oro di Roma di Valerio Saltari, verrà approfondita la questione nell’articolo che segue.

Come funziona la quotazione dell’oro

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Innanzitutto, è importante capire quali regole segue la quotazione dell’oro, che non va confusa con il concetto di valutazione. Quando si parla di quotazione e valutazione, infatti, si intendono due valori differenti.

A stabilire la quotazione dell’oro – fondamentale per capire quando è il momento più conveniente per vendere o acquistare oro, argento e metalli preziosi in generale e ottenere il maggior guadagno – sono un insieme di fattori, che contribuiscono a fissare per l’oro un prezzo al quale dovranno fare riferimento tutte le transazioni commerciali dell’oro. I più importanti sono:

  • La caratura: questo termine indica la quantità di oro puro o di argento puro presente in un gioiello o in qualsiasi altro oggetto prezioso. I gioielli che si trovano più comunemente in commercio e nelle gioiellerie sono realizzati con oro 18 kt, dunque il prezzo di acquisto dell’oro al grammo a Roma si atterrà a quella caratura.
  • Il fixing: si intende il prezzo ufficiale dell’oro puro a 24 carati fissato sui mercati, che viene stabilito dalla London Bullion Market Association, la borsa dei metalli preziosi, per conto della Borsa di Londra: due volte al giorno, ogni giorno, la Borsa di Londra ricalcola il valore dell’oro e pubblica il fixing, in base alle influenze geo-economiche mondiali, tenendo conto della domanda e dell’offerta e cercando di mantenere un equilibrio che non risenta troppo delle oscillazioni di mercato.

Ogni compro oro, dunque, dovrà fare riferimento al fixing dell’oro quando propone ai clienti le proprie valutazioni dell’oro o dell’argento usato. Questa valutazione dell’oro, pertanto, si ottiene rapportando la quotazione dell’oro nuovo alla quotazione dell’oro usato, e poi si calcola il peso dell’oggetto, la quantità di oro che lo compone e i costi di commissione del negoziante. Quest’ultimo fattore può fare davvero la differenza, per questo si consiglia di valutare la vendita presso un compro oro che applica basse commissioni e offre, dunque, valutazioni più alte, come fa Orolive.

Valutazione dell’oro usato: il metodo Orolive

Per ottenere la massima valutazione dell’oro usato al grammo è importante farsi valutare correttamente il proprio oro, rivolgendosi ad un compro oro che esegue una valutazione dell’oro usato seria e professionale. Orolive fa del Metodo Orolive la punta di diamante della sua esperienza e professionalità, studiando una procedura distinta in 5 fasi che porta a stabilire il prezzo finale dei gioielli e che compone la totalità della valutazione oro usato nella maniera più chiara e trasparente possibile:

  1. peso e primo controllo del metallo: i gioielli vengono pesati con una bilancia digitale posizionata a vista con doppio display e sigillata dall’Ufficio ispezioni e verifiche della Camera del commercio di Roma; dopodiché il primo controllo è visivo, utilizzando una lente di ingrandimento, per vedere la presenza di marchi e la caratura;
  2. valutazione oro usato: in negozio è visibile un monitor che mostra la quotazione dell’oro in tempo reale in diretta dalla borsa di Londra, valore che serve per stabilire la valutazione dell’oro usato, al quale va aggiunta la commissione del negoziante in base alla quantità di metallo contenuto nell’oggetto; a questa cifra viene moltiplicato il valore dell’oro ottenuto dal peso e si ricava il risultato finale della valutazione;
  3. controllo approfondito dell’oro: fase che serve ad accertare la quantità di oro puro e la caratura stimata; il classico test dell’acido nitrico a volte dà un risultato dubbio, soprattutto quando l’oggetto in questione ha carature diverse dai 18 kt; per escludere ogni dubbio, Orolive utilizza uno spettrometro X-Ray che esegue un’analisi dei metalli preziosi in maniera approfondita e fornisce la loro esatta composizione;
  4. compilazione documento di acquisto: la legge italiana prevede che ogni compravendita di metalli preziosi debba essere accuratamente documentata; Orolive è dotato di un sofisticato software gestionale nel quale registra le generalità del venditore, una descrizione dei gioielli che vende (peso e valutazione), la quotazione di Borsa dell’oro al momento dell’acquisto, il metodo di pagamento, la data e l’ora dell’operazione, la firma del cliente e del negoziante, il tutto eseguito nel pieno rispetto della privacy del cliente; questa operazione serve a prevenire la vendita di oro di illecita provenienza;
  5. pagamento e ricevuta: la legge prevede che il cliente possa venire pagato in contanti fino a 499,99€ e, per cifre superiori, si utilizzano strumenti di pagamento tracciabili (assegno o bonifico bancario); il cliente riceve una copia firmata del modulo di pagamento come ricevuta di vendita.

A questo punto, un paragrafo a parte lo merita la questione dell’analisi dei metalli preziosi.

Valutazione oro con Niton DXL, uno strumento thermo scientific

Come accennato, la prova dell’acido reagente è sufficiente se il gioiello da analizzare è marchiato 750, ossia di oro 18 kt. Le stime diventano imprecise, invece, quando la caratura è più alta, di 22 kt, o inferiori, di 14 kt, 12 kt o 9 kt; spesso, tra l’altro, questi gioielli non sono neppure timbrati. Inoltre, se l’oro è legato con particolari metalli, questi possono condizionare il risultato del test con l’acido e diventa ancora più difficile riconoscere la reale caratura del metallo.

In questi casi, dunque, si corre il rischio di doversi fidare di una valutazione approssimativa da parte del negoziante, anche perché il cliente non riconosce la differenza tra una caratura e l’altra. Ma, anche agendo in buona fede, il compro oro che ha un dubbio, cercherà di pagare la caratura più bassa.

Per evitare il più possibile questi rischi di valutazione, che screditano il compro oro agli occhi dei clienti, Orolive a Roma ha scelto di utilizzare uno strumento thermo scientific e, già di per sé, il fatto di investire in dotazione tecnica di ultima generazione è garanzia di professionalità e serietà. Si tratta dello spettrometro Niton DXL, una tecnologia ben più adeguata a determinare la composizione chimica di leghe metalliche e la caratura, ai fini di valutare l’oro in maniera molto più corretta del test dell’acido nitrico.

Impiegato per la prima volta in un compro oro, visto che fino ad ora veniva usato per lo più dalle fonderie (in alternativa o in aggiunta alla coppellazione), il funzionamento dell’analizzatore XRF di metalli preziosi è molto semplice: Niton DXL fornisce risultati chimici e di caratura utilizzando un metodo di analisi chimica dei metalli preziosi e identificazione della caratura (ossia della purezza), senza danneggiare i gioielli o essere intrusivo; inoltre, questa analisi consente di valutare i gioielli accuratamente anche in presenza di impurità causate da altri metalli.

Possedere in negozio questo strumento ha notevoli vantaggi per il compro oro e per i clienti, visto che la valutazione è sempre più accurata e reale, primo fra tutti consolidare la fiducia dei clienti e l’affidabilità del commerciante:

  • facilità di utilizzo, design intuitivo, interfaccia LCD touch screen, non serve un computer esterno;
  • risultati chimici e di caratura in pochi secondi;
  • precisione sul prezzo di oggetti in oro, argento, platino e altri metalli;
  • funzione innovativa che aiuta a identificare gli oggetti placcati in oro;
  • identificazione di elementi tossici negli oggetti;
  • la camera di analisi schermata previene l’esposizione ai raggi-X e mostra le operazioni effettuate sul campione in analisi sia all’operatore che al cliente;
  • dotato di fotocamera integrata per un puntamento preciso;
  • i risultati sono rilasciati con un certificato, collegandolo a un PC;
  • possibilità di trasportarlo fuori sede;
  • gestione del controllo qualità in operazioni di raffinatura e fusione.