Che font usa la Feltrinelli

Che font usa la Feltrinelli

Sei alla ricerca di una guida che possa darti dei chiarimenti in merito a che font usa la Feltrinelli? Molto bene, allora sei nel posto giusto! In questo approfondimento andremo a darti tutte le indicazioni del caso, così avrai tutto ciò che ti serve per farti un’idea più chiara sulla nota catena di librerie italiane.

La Feltrinelli è una delle più note e antiche case editrici italiane, con centinaia di punti vendita in tutta Italia e all’estero. Leggendo un po’ di libri pubblicati ti sei accorto di un interessante dettaglio: il font utilizzato è sempre lo stesso. Ma perché? Ed è sempre stato così? Che font usa la Feltrinelli?

Ovviamente c’è una ragione, in realtà molto intuibile. Detto ciò, scopriamo di più su questo interessante e curioso dettaglio del mondo editoriale.

Prenditi dunque qualche minuto di tempo libero: siamo sicuri che, una volta terminata la lettura dell’articolo, avrai un quadro più chiaro su tutto. Ma prima Controlla le promozioni attive: Offerte e promozioni Feltrinelli

Che font usa la Feltrinelli

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Ogni accanito lettore avrà notato che il carattere utilizzato è praticamente sempre lo stesso nei libri nella Feltrinelli. Non solo, spesso non cambia neanche quando si tratta di pubblicazioni appartenenti ad altri gruppi. Chi è stato sceglierlo e perché? Innanzitutto, facciamo chiarezza su che font usa la Feltrinelli.

Si tratta infatti del Simoncini Garamond, appartenente al gruppo di caratteri Garamond. Quest’ultimi si possono ricondurre al tipografo francese Claude Garamond, vissuto durante il XVI secolo. Molto diffuso in tutta l’editoria, è il font ufficiale di Feltrinelli, Bompiani ed Einaudi. Persino le targhe automobilistiche italiane lo utilizzavano, almeno fine al 1951.

Il motivo è dato dalla sua eleganza e semplicità. Inoltre risulta essere estremamente leggibile, data uno scarso contrasto tra linee verticali e orizzontali. Non è un caso che in molti ne abbiamo apportato leggere modifiche per renderlo più “personale”, come la ben nota Apple. Tony Stan nel 1977 ne ha infatti una versione rinominata Apple Garamond.

Quindi sì, alla domanda che font usa la Feltrinelli? Si può dire che il Garamond sia quello predefinito. Per cui, se stai pensando di inviare loro un romanzo, oppure ne stavi cercando uno comunemente usato nel mondo dell’editoria, questo è quello che fa per te.

Se non sei convinto prova a sfogliare uno dei loro libri, anche facendoti un giro in uno store Feltrinelli oppure ordinandone uno dal loro e-commerce, presente sul sito ufficiale. Il costo di spedizione è particolarmente conveniente per chi volesse fare un po’ di acquisti.

Ora sai che font usa la Feltrinelli, ma il Simoncini Garamond non è l’unico standard dell’editoria italiana. Di ugualmente leggibili e professionali se ne trovano tanti, Adelphi e Mondadori ad esempio non lo utilizzano. Nello specifico, altri molto comuni:

  • Palatino
  • Baskerville
  • Cardo
  • Caslon
  • Bembo
  • Janson

Il primo esempio è quello scelto dalla Mondadori, mentre il secondo dalla collana degli Adelphi. Gli altri sono maggiormente diffusi nei paesi anglosassoni. Piccole case editrici oppure auto pubblicazioni (come quelle su Amazon) invece potrebbero scegliere font completamente diversi, in base al gusto o allo stile che riveste l’azienda.

Conclusioni

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Giunti ormai a fine dell’articolo dovresti avere una panoramica più chiara e completa su che font usa la Feltrinelli. Si tratta infatti del Simoncini Garamond, molto amato e apprezzato nell’universo dell’editoria per la sua classe e la sua semplicità. Prova a farci caso la prossima volta che sfoglierai un libro della Feltrinelli!

A noi non resta che darti appuntamento alla prossima, nella speranza che la nostra guida ti sia stata utile in concreto. Ecco un altro articolo che potrebbe esserti utile: Chi fa parte del gruppo Feltrinelli.

Edo
Appassionato di Musica e Tecnologia. Scrive per diversi magazine e blog online.