Dalla spesa all’on-demand: in Italia cresce la digitalizzazione

Dalla spesa all’on-demand in Italia cresce la digitalizzazione

In questi ultimi anni l’Italia ha iniziato un importante percorso di digitalizzazione, che ha portato le principali attività offline a diventare pian piano online.

Questa tendenza è nata da numerosi fattori: uno su tutti, la pandemia da Covid-19, che ha obbligato gli italiani a entrare in contatto con le nuove tecnologie e a scoprire i numerosi benefici da queste offerti.

Spesa online e molto altro: quali le principali attività online?

Ormai ogni bene può essere ordinato online e arrivare presso le abitazioni. Un sondaggio Food & Grocery commissionato da PayPal nell’anno 2022 ha rivelato che addirittura il 91% della popolazione, nell’anno 2021, ha ordinato cibo online, con consegna a domicilio nell’83% dei casi.

Ma il fenomeno non tocca soltanto il cibo. Nel 2021 è risultato che il 45% della popolazione ha utilizzato abitualmente l’home-banking, preferendo questa soluzione alla filiale fisica. L’alternativa digitale è scelta ormai dalla maggior parte dei titolari di conti in banca.

Lo stesso discorso vale per l’e-commerce. Basti pensare che nel 2021, in Italia, gli acquisti online hanno raggiunto la cifra record di 39,4 milioni di euro, segnando un +21% rispetto al 2020. Sono cresciuti anche gli abbonamenti on-demand, considerando che molte persone (in media quasi il 50%) sono iscritte a più piattaforme contemporaneamente.

E la salute? Seppur non ai livelli di altri paesi dell’Unione Europea, in Italia molte persone (il 53%) si affidano a Google per scoprire l’origine dei propri sintomi, preferendolo come primo consulto medico.

Gli italiani spendono sempre più soldi per Internet

La digitalizzazione, intesa come trasformazione di tutto ciò che era offline in attività online, ha portato sempre più persone a investire ingenti somme sui costi di internet.

Quasi il 36% degli italiani, infatti, spende fino a 35 euro al mese per la connessione Wi-Fi, mentre il 23.32% spende fino a 60 euro. Il 16.80%, infine, si spinge a spendere più di 60 euro.

Tuttavia, non è necessario spendere somme eccessive per avere connessioni ad internet efficienti, che permettano di svolgere tutte le attività online citate. Basterà, infatti, scegliere l’opzione più conveniente tra le migliori offerte internet senza linea fissa, se quest’ultima non è realmente necessaria. In questo modo sarà più facile trovare quella che soddisfa meglio le proprie esigenze, evitando di spendere più del dovuto.

Il Global Digital Report 2022, inoltre, ha evidenziato che il numero di persone connesse a Internet in Italia sta crescendo costantemente: oggi sono 51 milioni gli italiani connessi (su un totale di circa 60 milioni), attivi soprattutto sui social media. Un aumento di quasi il 2% rispetto al 2021. Non stupisce, quindi, che sempre più persone stiano decidendo di investire denaro sulla connessione a Internet.

Digitalizzazione e lavoro: competenze ancora scarse

Le competenze digitali stanno diventando sempre più necessarie non solo nella sfera personale, ma anche in quella professionale. Basti pensare che quelle di base sono richieste per tre assunzioni su cinque.

Per far fronte a questa esigenza, l’Italia ha destinato parte dei fondi del PNRR (ben il 27%) proprio a interventi in ambito digitale, ritenendo fondamentale che le aziende e il personale acquisiscano la giuste competenze il prima possibile.

Nonostante l’importanza di questo tema, infatti, i dati relativi alle competenze digitali dell’Italia sono ancora bassi, soprattutto se rapportati a quelli europei. Tra i 16 e i 74 anni, solo il 42% degli italiani possiede competenze digitali di base, contro una media europea del 58%.

Tuttavia, ci si sta muovendo per colmare questa lacuna digitale ancora presente in Italia, visto che tecnologia equivale a progresso e che il digitale è ormai parte attiva del nostro quotidiano.