Huawei – Google: interviene Avira

In merito alla vicenda Huawei-Google si è espresso anche Alexander Vukcevic, Direttore di Avira Protection Lab. Andiamo a leggere il suo prezioso commento riguardante una querelle che rischia di avere pesanti conseguenze sul mercato mondiale.



Huawei – Google: la situazione

La scorsa domenica Huawei ha appreso che Google cesserà ogni rapporto con il colosso cinese. Questo passo fa parte di un’attuale escalation di una disputa commerciale fra Stati Uniti e Cina. E ‘già chiaro che non ci saranno ulteriori aggiornamenti della versione Android per tutti i dispositivi Huawei. Questo avrà un grave impatto sull’esperienza utente e sulla sicurezza dei dati degli utenti che possiedono smartphone e tablet Huawei.

Google ha confermato che i device attualmente sul mercato possono ancora essere utilizzati e servizi come Google Play Store, Google Searches, Gmail, Google Maps e il browser Chrome continueranno a funzionare. Tuttavia, ci possono essere anche
limitazioni sui dispositivi che saranno rilasciati in futuro.

Huawei – Google: il commento di Avira

Huawei - Google

Ed ecco le parole di Alexander Vukcevic, Direttore di Avira Protection Lab, a proposito di quanto sta accadendo nella vicenda Huawei – Google: “Nel momento in cui gli utenti non avranno più la possibilità di accedere allo store di Google Play, inevitabilmente proveranno a scaricare le applicazioni più utilizzate da altre fonti e questo offrirà agli hacker nuove possibilità di attacco. Per questo motivo ci aspettiamo un incremento di app malevole che determineranno una seria minaccia per la sicurezza degli utenti Huawei“.

Vukcevic continua: “Per cui è importante mantenere il telefono aggiornato con il sistema operativo più recente perché spesso gli aggiornamenti vengono rilasciati proprio per colmare eventuali bug o vulnerabilità sfruttate dagli hacker per attaccare il dispositivo. Più che offrire agli utenti le ultime novità in fatto di grafica ed emoticon, il vero valore di questi aggiornamenti è nel loro potenziale di protezione del dispositivo”.