Ad oltre 30 anni dal disastro di Chernobyl, l’università di Bristol ha svolto recentemente alcuni studi utilizzando dei droni specializzati che hanno rilevato ancora grossi pericoli nell’area interessata. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Droni su Chernobyl: ecco cosa hanno scoperto
Da qualche tempo a questa parte, probabilmente anche per via della serie tv, di Chernobyl si è tornato a parlare con una certa insistenza. Dal disastro, avvenuto oltre 30 anni fa, la situazione in Europa e nel mondo è cambiata, ma in quell’agglomerato ucraino fantasma le cose come stanno? Il territorio, per via delle radiazioni, è mutato e ciò che successe nel reattore numero 4 della centrale nucleare sconvolse un’intera popolazione.
Attualmente alcuni studi sono ancora in atto, ed è proprio in questi giorni che alcuni droni specializzati stanno sorvolando l’area circostante. E proprio durante le ricerche sono venute a galla novità incredibili. Stando alle rilevazioni, i dispositivi hanno constatato la presenza di radiazioni nell’aria ancora molto pericolose.
Il picco massimo andrebbe a manifestarsi nella zona in cui si estende la Foresta Rossa. Tom Scott, a capo del progetto, ha dichiarato: “Parte della radioattività è diminuita e i livelli in alcuni punti sono calati in maniera significativa. Ma ci alcuni radioisotopi, che hanno un’emivita molto lunga, sono ancora presenti e rimarranno in queste zone per molto tempo”.